Trinità
Chiesa parrocchiale di San giacomo apostolo di somendenna
Autore : Giuseppe Ceresa
In questa chiesa nell’anno 1665, durante l’accrescimento del coro, le due scuole del Venerabile e del SS. Rosario, diedero incarico al pittore Giuseppe Ceresa, figlio di Carlo, da San Giovanni Bianco di dipingere una pala che rappresentasse appunto la Trinità .
Il pittore fece un dipinto di notevole grandezza, misura infatti cm. 200 x 1,45.
Nel 1666 Pietro Pietrasanta fece la cornice che nel 1667 venne indorata da Giò Batta Ghirardi indoratore da Olera.
L’opera venne rovinata da un fulmine e poi restaurata nell’anno 1704 circa. In tempi più vicini a noi, la tela fu trasferita nella parrocchiale e appesa nella controfacciata della chiesa, a sinistra della porta, ora si trova all’altare del Crocefisso. I parrocchiani di Somendenna, con questa espressione pittorica, volevano lasciare il profondo significato religioso della fede: esiste un solo Salvatore, Dio, e la salvezza è manifestata nel suo figlio Gesù Cristo attraverso lo Spirito Santo.
Ai lati del Signore Crocefisso, ci sono due santi in adorazione: San Rocco, venerato per la protezione delle comunità locali e nel ricordo per la dedizione e carità verso gli ammalati di peste, tanto che anche lui ne fu contagiato nel 1630 e Sant’ Antonio da Padova, un frate francescano venerato anch’esso dai parrocchiani di Somendenna, per i suoi prodigi. Nel 1676 le scuole del Venerabile e del SS. Rosario pagarono 110 lire per l’opera al pittore Giuseppe Ceresa
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