Chiesa di Santa Maria Assunta Grumello de' Zanchi
La chiesa fu visitata il 24 settembre 1575 da san Carlo Borromeo arcivescovo di Milano. Gli atti della visita riportano la chiesa in “loci Grumelli de Zanchis” inserita nella pieve di Seriate e smembrata da quella di Poscante. La chiesa aveva un reddito annuo obbligato dallo smembramento di Poscante, e non aveva curato, per questo indicata come “nullius plebis”, e quindi, sottomessa alla curia e inserita nelle commende episcopali per le nomine dei parroci non mercenari confermati dall’allora vescovo di Bergamo ogni semestre.
Dalla relazione della visita di san Gregorio Barbarigo si deduce che la chiesa era compresa della vicaria foranea della chiesa di Santa Croce: la chiesa aveva un reddito gestito dai vicini ed era retta da un parroco e un chierico coadiuvante. Vi erano le scuole del santo Rosario e Santissimo Sacramento gestite da sindaci.
Nel 1666 la chiesa fu inserita nel “Sommario delle chiese di Bergamo”, elenco redatto dal cancelliere della curia vescovile Giovanni Giacomo Marenzi, e indicata sotto l’invocazione dell’Assunzione della Beatissima Vergine Maria, vi erano le scuole del Santissimo Sacramento, che reggeva l’altare maggiore, del Rosario, che reggeva l’altare omonimo, e della Dottrina cristiana. Nella circoscrizione vi era il luogo pio di carità della misericordia maggiore.
Nel 1673 la chiesa fu inserita nella vicaria di Villa d’Almè. Il 29 giugno 1780 il vescovo Giovanni Paolo Dolfin visitò la chiesa, dalla sua relazione si evince che vi erano le confraternite della scuola del Santissimo Sacramento e del Santo Rosario. Nel 1862 la chiesa risultava inadeguata fu quindi ampliata nella zona absidale. Venne consacrato il nuovo altare maggiore, in marmo di Firenze rosso di Francia e Bardiglio, il 12 agosto 1865 dal vescovo Pietro Luigi Speranza.
La chiesa fu visitata dal vescovo Gaetano Camillo Guindani nel 1901 che consacrò i nuovi altari donando le reliquie dei santi Clemente, Felice e Pellegrino, che furono sigillate nella mensa dei nuovi altari dedicati alla Sacra famiglia e a sant’Antonio. Con decreto del 27 maggio 1979 del vescovo Giulio Oggioni la parrocchiale fu inserita nel vicariato locale di Brembilla-Zogno.
Nel Novecento l’edificio fu oggetto di lavori di mantenimento e ammodernamento con la collocazione dell’altare comunitario in ottemperanza delle disposizioni del concilio Vaticano II.